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Rapporto semestrale dell’Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti
Presente un focus sui rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021

Dai nuovi incrementi retributivi alle tempistiche dei rinnovi nel triennio 2019-2021 fino alla revisione dei sistemi di classificazione personale. Sono questi alcuni dei temi toccati dal “Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti” a cura dell’ARAN.

Il Rapporto semestrale ARAN

Innanzitutto, viene proposta una tempistica dei rinnovi con una puntuale ricostruzione della durata di tutte le fasi attraverso le quali si arriva alla firma definitiva dei contratti. Il rapporto evidenzia un ritardo rispetto alla tempistica fisiologica, dovuto principalmente al tempo occorrente per definire lo stanziamento finale in legge di bilancio delle risorse destinate ai rinnovi.

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I contenuti economici

Viene poi offerta un’analisi dei contenuti economici dei nuovi contratti, con la indicazione, per ciascun comparto, degli incrementi retributivi riconosciuti. Il rapporto registra incrementi superiori al 4%  per tutti i comparti (con minime variazioni tra di essi), a fronte di una crescita dei prezzi dell’IPCA-NEI, nel triennio 2019-2021, del 2% e di un IPCA complessivo del 2,4%. Per avere il quadro complessivo degli incrementi retributivi, occorre tuttavia considerare anche le ulteriori risorse, con finalizzazione specifica o destinate a specifici gruppi professionali o settori dei vari comparti, stanziate nella Legge di Bilancio per il 2022 o in altri provvedimenti normativi.
Ulteriore aspetto qualificante dei rinnovi è stata la revisione del sistema di classificazione professionali. Il Rapporto si sofferma in primo luogo su alcuni fattori di contesto, che hanno creato le condizioni per concludere il negoziato (in primis, il d.l. 80/2021 e lo stanziamento di risorse dedicate per la fase di prima attuazione).


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