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IL CASO - Differenza fra stato di famiglia storico e originario
Come devono essere compilati?

Si chiede quale sia la differenza formale e sostanziale fra stato di famiglia originario e stato di famiglia storico. Sul punto vi è molta confusione, in specie fra gli operatori, e anche le informazioni che si rinvengono sui siti istituzionali delle amministrazioni appaiono contrastanti. Talvolta si legge che “lo stato di famiglia originario contiene i dati della composizione della famiglia anagrafica alla data di istituzione dello stato di famiglia” (lasciando pertanto intendere che si debba riportare il/i nominativo/i degli iscritti alla data di formazione del foglio), talvolta si aggiunge “e per tutto il periodo di residenza della famiglia” (quindi comprendendo tutti gli iscritti, dal principio alla data di archiviazione, se la si tratta di famiglia estinta). Sta di fatto che l’originario viene chiesto (inopinatamente) per questioni successorie, creando disguidi nel caso in cui il soggetto sia appartenuto a diverse famiglie (quella dei genitori, quella eventualmente costituita a seguito di matrimonio, quella generata da un cambio di residenza infracomunale, etc. etc.). Qual è il modo corretto di procedere, soprattutto nella compilazione di tale certificato? Esistono riferimenti normativi o circolari che consentano di precisare che non è utile nell’attestazione degli eredi? E, infine, è giusto integrare/aggiornare il dato riportato nel documento cartaceo con quello che si evince consultando la banca dati informatica (anche ANPR)?

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