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Minori stranieri non accompagnati
La pubblicazione “Ascolto e partecipazione dei minori stranieri non accompagnati come metodologia di intervento”, elaborata dall'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza

L’ANCI ha reso disponibile la pubblicazione “Ascolto e partecipazione dei minori stranieri non accompagnati come metodologia di intervento”, elaborata dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Il documento, derivante dalle visite dell’Autorità nelle strutture di accoglienza SAI per minori stranieri non accompagnati, riporta il punto di vista dei ragazzi e, a partire da esso, formula nelle conclusioni una serie di raccomandazioni.

Riportiamo di seguito la Premessa alla pubblicazione, di Carla Garlatti – Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza:

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, in base alle competenze attribuitele dalla legge istitutiva (Legge 12 luglio 2011, n. 112) ha il compito di promuovere e tutelare i diritti contenuti nella Convenzione di New York del 1989 di tutte le persone di minore età presenti sul territorio italiano.
Sin dall’inizio del mio incarico ho valorizzato e favorito uno dei principi fondamentali e trasversali all’intera Convenzione: il diritto all’ascolto, sancito all’articolo 12, che offre a tutti i minorenni l’opportunità di essere ascoltati, coinvolti nei processi decisionali e di diventare cittadini attivi. Solo attraverso l’ascolto – e la partecipazione – è infatti possibile intercettare i bisogni espressi dalle persone di minore età, trasformarli in diritti e renderli effettivi nel nome del principio del loro superiore interesse.
La significativa presenza in Italia dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), pari a 20.089 ragazzi a dicembre 2022, e il numero di neomaggiorenni in aumento sono motivo di crescente attenzione e richiedono una più ampia e completa comprensione delle sfide e delle opportunità per la loro protezione e inclusione sociale.
Promuovere l’ascolto e la partecipazione come una metodologia di intervento richiede un lavoro costante e paziente di interazione, di scambio di competenze e di buone prassi. A tal fine, e con l’obiettivo di pormi quale ponte tra i minori e le istituzioni competenti, ho voluto programmare e realizzare una serie di visite nelle strutture del Sistema di accoglienza e integrazione (SAI), promuovendo e diffondendo la cultura dell’ascolto e della partecipazione dei minori stranieri non accompagnati nonché dei neomaggiorenni accolti nel Sistema.
Le pagine che seguono costituiscono la capitalizzazione di un efficace lavoro di squadra che rispecchia la logica di rete e di collaborazione che permea la Legge 7 aprile 2017, n. 47 e che ha permesso di costruire un quadro più ampio delle molteplicità di situazioni, ostacoli, desideri, bisogni e prospettive e dei percorsi intrapresi dai ragazzi arrivati in Italia.
Le azioni realizzate e i risultati raggiunti sono stati possibili grazie al lavoro e all’impegno dell’Associazione nazionale dei comuni Italiani (ANCI), dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e di UNICEF, ai quali va il mio sincero ringraziamento, ma anche e soprattutto alla disponibilità e alla collaborazione delle istituzioni locali visitate e degli operatori di accoglienza e alla partecipazione curiosa e positiva dei minorenni e dei neomaggiorenni incontrati e ascoltati.
È mio auspicio che questa pubblicazione, oltre a cristallizzare l’attività svolta, possa costituire manifestazione e testimonianza dell’importanza di riconoscere e valorizzare il diritto all’ascolto e alla partecipazione dei minori stranieri non accompagnati e dei neomaggiorenni presenti in Italia. Tale riconoscimento costituisce un importante passo in avanti nel lavoro quotidiano di conoscenza del loro patrimonio culturale e della loro soggettività, di comprensione del percorso di vita intrapreso e di analisi delle strategie di integrazione e accoglienza in un sistema realmente inclusivo.”


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