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I sindaci "restituiscono" (sic!) le deleghe relative ai servizi di competenza dello Stato

Nel quadro delle azioni intraprese da ANCI dopo il “trattamento” di tonsura dei trasferimenti nei confronti, tra l’altro, degli EE. LL., è stata propagata la questione della “restituzione” delle deleghe in materia di anagrafe e stato civile, nella giornata del 15/9/2011.
Qualcuno, tra gli addetti ai lavori (che in quanto “tecnici”, hanno un approccio specifico) ha osservato come, in realtà, non vi siano “deleghe” da restituire, in quanto tali funzioni sono attribuite, per legge, per cui ci sarebbe ben poco da “restituire”.
Tecnicamente, l’osservazione ha un proprio fondamento, se non si scontrasse con il fatto che anche le “azioni simboliche” hanno un peso, specie in una società che ormai evita ogni approfondimento tecnico, per ridurre tutto alla “frase” da 10-15” (o meno), da passare su qualche TG.
Sarebbe apprezzabile (… se fossimo nel mondo delle favole …) che i sindaci avessero ben più coscienza che sono – anche – Ufficiali di anagrafe e Ufficiali di Stato civile (a volte, quali Ufficiali del Governo, si ricordano di essere Autorità locale di P.S., magari per adottare una qualche ordinanza anti-questo o anti-quello, ma sorvolano sul fatto che , proprio come Autorità locali di P.S., provvedono – anche – a quanto regolato dall’art. 3 T.U.LL.P.S. ), in modo permanente.
Nessuno richiede una loro presenza quotidiana negli uffici che li supportano nell’esercizio di queste funzioni, ma almeno un po’ di considerazione, questo si.
Si ricorre ad un esempio, se si andasse a citare ad un sindaco quelli che l’art. 51 d.P.R. 30/5/1989, n. 223, definisce come “Particolari compiti del sindaco”, si è abbastanza certi che la probabilità di passare per “marziani” sarebbe prossima (quando non superiore) al 100 %.
E, probabilmente, neppure il Direttivo ANCI, nel proclamare l’azione di protesta del 15/9/2011, ne ha avuto coscienza.
Questo non significa che non si comprendano le motivazioni dell’ANCI, anche se ben si coglie la (mera) simbolicità di questa forma di protesta, che – forse – può essere “visibile” ai Cittadini (che, purtroppo, la subiscono), Al di fuori della simbolicità, gli scenari che stanno emergendo sono decisamente preoccupanti e, probabilmente, pochi veramente colgono la portata della situazione, nel suo complesso.


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