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UE, accordo sul patto migrazione e asilo
Nuove regole per gestire i flussi migratori e contrastare i trafficanti di esseri umani

Riportiamo il commento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi dopo l’annuncio che Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul Patto sui migranti e asilo.

L’intesa riguarda, in particolare:

– il regolamento sugli accertamenti, che definisce norme uniformi sull’identificazione dei cittadini di paesi terzi al loro arrivo, aumentando così la sicurezza all’interno dello spazio Schengen;
– il regolamento Eurodac, che istituisce una banca dati comune per raccogliere dati più accurati e completi al fine di individuare i movimenti non autorizzati;
– il regolamento sulle procedure di asilo, che rende più rapide ed efficaci le procedure di asilo, di rimpatrio e di frontiera;
– il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione, che istituisce un nuovo meccanismo di solidarietà tra gli Stati membri per equilibrare il sistema attuale, in cui pochi paesi sono competenti per la maggior parte delle domande di asilo, e detta regole chiare sulle competenze relative alle domande di asilo;
– il regolamento sulle situazioni di crisi e di forza maggiore, che prepara l’UE ad affrontare future situazioni di crisi, compresa la strumentalizzazione dei migranti.

«Abbiamo riportato al centro dell’agenda europea il tema migratorio e grazie alla capacità di trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà siamo riusciti a portare avanti e concludere un negoziato che era fermo da anni. L’approvazione del Patto è un grande successo per l’Europa e per l’Italia che ora potrà contare su nuove regole per gestire i flussi migratori e contrastare i trafficanti di esseri umani».

«Il Patto è il frutto di lunghe trattative in cui l’Italia ha sempre svolto un ruolo da protagonista per affermare una soluzione di equilibrio che non facesse più sentire soli i Paesi di frontiera dell’UE, particolarmente esposti alla pressione migratoria», ha proseguito il titolare del Viminale.

«Ringrazio i miei colleghi che durante gli incontri formali e informali, da ultimo a Bruxelles lo scorso 4 dicembre, hanno sempre apprezzato la posizione del nostro Paese che ha agito con l’obiettivo di dotare l’Europa di strumenti più efficaci, per superare il regolamento di Dublino e per gestire in una forma veramente solidale la sfida delle migrazioni».

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