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IL CASO - Trascrizione degli atti in seguito all’acquisto della cittadinanza italiana
Come deve essere gestito il patronimico in sede di trascrizione dell’atto di nascita?

Una cittadina di origine ucraina farà a breve il giuramento come cittadina italiana: nel decreto di concessione la stessa è identificata con cognome e nome, senza l’indicazione del patronimico che invece è presente nell’atto di nascita. Considerata la circolare del Ministero dell’Interno (circ. 462/2019) per cui le generalità spettanti sono quelle indicate nel decreto (quindi senza patronimico), in sede di trascrizione dell’atto di nascita dovremo indicare il patronimico nel testo dell’atto ma riportare a margine solo cognome e nome (così come indicato dal decreto di concessione della cittadinanza). Chiediamo però due chiarimenti: 1) I suoi genitori nell’atto di nascita originale sono individuati anche con il patronimico, specificando nell’atto che l’ultimo dei tre elementi con cui sono individuati è appunto il patronimico: dovranno quindi essere identificati così, anche con il patronimico? 2) Diventerà italiana anche la figlia minore: la madre produce un atto di nascita della minore dove c’è anche il patronimico e i genitori stessi sono individuati anche con il patronimico; si precisa che in anagrafe sono tutti stati iscritti senza il patronimico come da passaporti. Come dobbiamo comportarci? Trascrivere tutti con il patronimico e modificare i dati della minore in anagrafe (però così la minore perderà il collegamento con i genitori…)?

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Manuale operativo per lo stato civile. Regolamento e procedure

Manuale operativo per lo stato civile. Regolamento e procedure

Il decreto del Ministro dell’interno 18 ottobre 2022 (G.U. n. 269 del 17 novembre 2022) ha sancito l’avvio e il funzionamento di ANSC (Archivio Nazionale Stato Civile), tempi e modi per il passaggio dalla registrazione analogica e formazione cartacea dei registri di stato civile alla modalità completamente digitale.

Il D.M. 9 novembre 2020, aveva già disposto la riduzione del formato dei registri in A4, per una maggiore semplificazione operativa.

La tanto attesa digitalizzazione non modifica il contenuto e la sostanza degli atti, né riduce la responsabilità dell’ufficiale dello stato civile chiamato a svolgere un ruolo di particolare rilevanza per il quale occorre elevata professionalità.

Per poter affrontare correttamente le procedure e gli adempimenti che è chiamato a svolgere nel corso del proprio lavoro, ogni giorno più complesso, è necessario avere conoscenza dei principi fondamentali in materia di cittadinanza, filiazione, riconoscimento, adozione, diritto al nome, matrimonio, separazione e divorzio, unione civile, di quella parte cioè del codice civile che si occupa del diritto di famiglia.

Neppure possono essere trascurate le normative di diritto internazionale privato, i trattati e le convenzioni internazionali, le disposizioni di polizia mortuaria, ma anche la disciplina del procedimento amministrativo, le leggi speciali in materia di culti ammessi o disciplinati da intese.

A questo, occorre aggiungere anche il continuo apporto della giurisprudenza che sempre più di frequente interviene per delineare, ridefinire o ampliare istituti e concetti giuridici che l’ufficiale di stato civile è tenuto poi ad applicare, a volte direttamente, in prima persona.

Occorre cioè avere conoscenza di un quadro normativo e giurisprudenziale estremamente vasto e, oltretutto, in costante cambiamento ed evoluzione.

Il volume, unendo teoria e pratica, ha l’obiettivo di rappresentare, per l’ufficiale di stato civile, una guida per svolgere al meglio il lavoro quotidiano e raggiungere livelli di professionalità sempre più elevati.

Renzo Calvigioni
Già responsabile Servizi Demografici, esperto e docente Anusca, Direttore della Rivista “I Servizi Demografici”.

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Renzo Calvigioni, 2023, Maggioli Editore
79.00 €

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