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Dopo "certe" ordinanze dei sindaci, ora anche "la regolarità del soggiorno nel territorio italiano", ai fini del matrimonio è oggetto di dichiarazione d'illegittimità costituzionale

Come prima cosa va ricordato quanto preveda l’art. 136 Cost.
La seconda, subordinata a questa, è quella per cui la Corte Costituzionale, dopo la sentenza n, 115 del 7/4/2011 su “certe” ordinanze dei sindaci, ha affrontato alcune norme introdotte dalla L. 15/7/2009, n. 94, nello specifico quelle che avevano modificato l’art. 116 del CC, aggiungendo la necessità di presentare documentazione attestante la regolarità del soggiorno, per gli stranieri che intentano contrarre matrimonio in Italia, dichiarandone, con la sentenza, n. 245 del 25/7/2011, l’illegittimità costituzionale.


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