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Segretari comunali e provinciali, 365 “nuovi”, come i giorni dell’anno.

Dopo la soppressione dell’AGS (Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali) e la “successione” (a titolo universale) ad essa da parte del MIN (art. 7, 32.ter D.L. 31/5/2010, n. 78, convert. in L. 30/7/2010, n. 122), quest’ultimo ha richiesto di essere autorizzato, non ostante il “blocco delle assunzioni” un certo numero di segretari comunali e provinciali: il numero è di 365, giusto come i giorni dell’anno.
A ciò, vanno aggiunte altre assunzioni (1 “richiesto” da sindaco (l’anno bisestile?), ed alcuni che hanno richiesto di essere trattenuti in servizio fino al 67° anno di età), per altro di fronte ad un fabbisogno di 853 unità. Dato che il Gabinetto del MEF, con nota n. 6690 del 163/32011, ha espresso il proprio assenso a tali assunzioni (tanto pagano i comuni destinatari), con il dPR 21/4/2011 sono state autorizzate le assunzioni, a tempo indeterminato, concernenti: – n. 365 unità di segretari comunali e provinciali del corso-concorso COA III; – n. 1 unità di personale di cui e’ pervenuta l’individuazione da parte del sindaco di un comune; – nonché il trattenimento in servizio (fino ai 67 anni) di n. 31 segretari comunali e provinciali.
Ovviamente, ben precisando che gli oneri connessi alle assunzioni e trattenimenti in servizio sono posti a carico del bilancio degli enti locali presso i quali i segretari presteranno servizio, in qualità di titolari (tanto, gli si “taglieranno” quasi 10 miliardi).


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