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Le novità per la revisione dell’anagrafe in seguito al censimento permanente e per la determinazione della popolazione legale
L’intervento del legislatore in materia di revisione dell’anagrafe si è reso necessario per riattivare la revisione anagrafica che in passato si effettuava al termine di ogni censimento generale della popolazione

Il decreto legge 29 gennaio 2024, n. 7, oltre alle norme in materia elettorale, ha dettato delle disposizioni per la revisione dell’anagrafe e per la determinazione della popolazione legale. Il legislatore ha voluto infatti rivedere la disciplina del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni dettata dall’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018).

La revisione dell’anagrafe con le risultanze del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni

L’intervento del legislatore in materia di revisione dell’anagrafe (oggi Anagrafe nazionale della popolazione residente) si è reso necessario per riattivare la revisione anagrafica che in passato si effettuava al termine di ogni censimento generale della popolazione. In seguito all’introduzione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni disciplinato dall’articolo 1 della citata legge n. 205/2017, n. 205 era venuta meno la possibilità di effettuare il confronto anagrafe–censimento, generando così una progressiva discrepanza tra i dati censuari e quelli anagrafici con il rischio di creare significative criticità per la gestione di numerosi aspetti della vita politica, economica e sociale.

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