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Referendum e voto all'estero: approvato un D.L. (comprendente anche il quorum per l'operatività delle CECirc). In vigore dall'11/4/2011.

In precedenza, ne è stata data notizia, ma, ora, il D.L. è stato pubblicato, divenendo il D.L. 11/4/2011, n. 37, entrando in vigore lo stesso giorno.
Per assicurare il quorum delle CECirc, la soluzione adottata richiama quella cui è stato fatto ricorso con l’art. 4 D.L. 27/1/2009, n. 3, nonché, prima, con l’art. 6 D.-L. 15/2/2008, n. 24, cioè quella del”coinvolgimento” – d’ufficio – di funzionari pubblici.
Con lo stesso D.L. si prevedono agevolazioni di viaggio (sul territorio nazionale) su mezzo aereo, con limiti di rimborsabilità, aggiungendo un comma all’art. 2 L. 26/5/169, n. 241, disposizione che, per altro, era stata abrogata dall’art. 20 L. 27/12/2001, n. 459 (salvo non voler interpretare che tale abrogazione riguardasse solo gli emigrati per motivi di lavoro, che rimpatriano per le elezioni).
Per quanto riguarda le modalità di voto delle diverse tipologie di cittadini italiani temporaneamente all’estero per motivi di servizio, nonché dei militari e forze di polizia in missione all’estero, si”ri-ciclano” le modalità già utilizzate nel passato, per simili evenienze.
Tanto che si potrebbe pensare (anche se non sembrano esservene le condizioni, meno ancora le priorità) a tradurle in norme di legge ordinaria, senza dover far ricorso alla decretazione d’urgenza, in occasione di singole consultazioni elettorali.
Tra l’altro, all’art. 2, 11 si “infila” una disposizione che nulla ha a che vedere con motivazioni di straordinarietà ed urgenza, secondo la logica del D.L. “veicolo” in cui si inseriscono norme le più disparate.


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