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Andare a Patrasso? Oppure ad Atene.

Il consolato – onorario – italiano a Patrasso è stato occupato e “qualcuno” ha asportato timbri (souvenir?), oltretutto in gomma, alcuni dei quali, forse, di scarsa rilevanza.
Per altro, tali “oggetti” potrebbero prestarsi a venire utilizzati per la messa in atto di falsi documentali, cosicché, con la circolare n. 9 del 10/3/2011, il MIN ne diffonde la notizia, nonché i fac.-simili delle impronte prodotte con i timbri asportati, fornendo un suggerimento, operativo, che sembra essere stato mutuato dalla Convenzione fatta a Atene il 15/9/1977, dall’Italia ratificata con L. 25/5/1981, n. 386, Convenzione che all’art. 3 prevede come: ” …in caso di grave dubbio, riguardante l’autenticità della firma, a l’identità del sigillo o del timbro o la qualificazione del firmatario, farlo controllare dalla autorità che lo ha rilasciato…”.


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