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Flussi migratori 2024: riduzione degli sbarchi e contrasto all'immigrazione clandestina
Il governo Meloni evidenzia nel Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 92 una riduzione del 64% degli sbarchi rispetto al 2023, grazie a un cambio di passo nelle politiche migratorie e alla collaborazione internazionale con Paesi come Tunisia e Libia

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi a Palazzo Chigi sotto la presidenza del premier Giorgia Meloni, ha dedicato ampio spazio alla questione migratoria, un tema cruciale per l’esecutivo. Il governo rivendica con orgoglio i risultati ottenuti nella gestione dei flussi migratori, sottolineando una significativa diminuzione degli sbarchi e un cambiamento di approccio rispetto al passato.

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Secondo i dati presentati, il numero degli sbarchi è diminuito del 64% rispetto allo stesso periodo del 2023, e del 30% rispetto al 2022. Meloni ha evidenziato come questi risultati rappresentino il frutto di un lungo e complesso lavoro di diplomazia internazionale e di politiche mirate, in particolare verso i Paesi del Nord Africa, come Tunisia e Libia. “Il cambio di passo è evidente – ha dichiarato Meloni – e si riflette non solo nella riduzione degli arrivi, ma anche nel calo dei morti e dispersi in mare”.

Il Presidente del Consiglio ha anche sottolineato l’evoluzione del dibattito a livello europeo, dove l’approccio italiano sta guadagnando terreno. “L’Europa ha cambiato paradigma – ha affermato – abbandonando la semplice redistribuzione dei migranti per concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e il contrasto al traffico di esseri umani”.

Uno dei progetti innovativi su cui il governo punta è il protocollo d’intesa con l’Albania, che prevede la creazione di centri per la gestione delle richieste di asilo in territorio albanese ma sotto giurisdizione italiana ed europea. Nonostante le difficoltà operative iniziali, il governo rimane fiducioso sull’efficacia di questa iniziativa, che potrebbe diventare un modello per altri Stati membri dell’UE.

Meloni ha poi menzionato l’esposto presentato a giugno al Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che ha già prodotto risultati concreti, facilitando il coordinamento delle indagini contro il traffico illegale di migranti. Il governo sta ora lavorando a un intervento legislativo per contrastare le frodi nei flussi migratori regolari, un problema che, secondo Meloni, è stato troppo a lungo ignorato.

Infine, il premier ha voluto ribadire l’importanza del Piano Mattei, un progetto strategico di ampio respiro volto a creare un nuovo modello di sviluppo e partenariato con l’Africa. Meloni ha auspicato che il piano possa superare le divisioni politiche interne e ottenere il sostegno anche delle opposizioni, sottolineando la necessità di un approccio unitario su questioni strategiche come la politica estera.

Il messaggio di Meloni è chiaro: la gestione dei flussi migratori non è solo una questione di sicurezza nazionale, ma anche un tema di rilevanza internazionale, su cui l’Italia intende continuare a giocare un ruolo da protagonista, con l’obiettivo di tutelare i propri confini e contribuire alla stabilità del Mediterraneo.

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