Il processo di digitalizzazione dei servizi pubblici italiani compie un ulteriore passo avanti con l’Avviso 1.4.4 del programma PA Digitale 2026, un’opportunità per i Comuni di aderire alla piattaforma dello Stato Civile Digitale. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che offre risorse economiche e supporto operativo per incentivare il passaggio al sistema digitale dell’Anagrafe Nazionale dello Stato Civile (ANSC).
Scadenza e finanziamenti
La scadenza per presentare domanda di adesione è fissata al 24 novembre 2024. Ad oggi, sono ancora disponibili risorse per 25,6 milioni di euro: un fondo che i Comuni possono sfruttare per rispettare l’obbligo di digitalizzazione, usufruendo di un contributo forfettario (lump sum) messo a disposizione per coprire le spese di implementazione. Il finanziamento è pensato per facilitare l’integrazione con l’ANSC, un passo fondamentale verso l’obiettivo di rendere i servizi civili digitali più accessibili, rapidi ed efficienti per i cittadini.
Webinar informativo per i Comuni
Per supportare i Comuni interessati ad aderire, l’ANCI e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale hanno organizzato un webinar informativo, previsto per il 11 novembre alle ore 11.00. L’incontro sarà l’occasione per approfondire le modalità operative e i passaggi necessari per l’adesione alla piattaforma. Durante il webinar, saranno illustrate le funzionalità della piattaforma ANSC e verranno presentate testimonianze di Comuni che hanno già completato la transizione digitale. Maggiori dettagli per la partecipazione all’evento online saranno resi disponibili nei prossimi giorni sul sito ufficiale dell’ANCI.
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Manuale operativo per lo stato civile. Regolamento e procedure
Il decreto del Ministro dell’interno 18 ottobre 2022 (G.U. n. 269 del 17 novembre 2022) ha sancito l’avvio e il funzionamento di ANSC (Archivio Nazionale Stato Civile), tempi e modi per il passaggio dalla registrazione analogica e formazione cartacea dei registri di stato civile alla modalità completamente digitale. Il D.M. 9 novembre 2020, aveva già disposto la riduzione del formato dei registri in A4, per una maggiore semplificazione operativa. La tanto attesa digitalizzazione non modifica il contenuto e la sostanza degli atti, né riduce la responsabilità dell’ufficiale dello stato civile chiamato a svolgere un ruolo di particolare rilevanza per il quale occorre elevata professionalità. Per poter affrontare correttamente le procedure e gli adempimenti che è chiamato a svolgere nel corso del proprio lavoro, ogni giorno più complesso, è necessario avere conoscenza dei principi fondamentali in materia di cittadinanza, filiazione, riconoscimento, adozione, diritto al nome, matrimonio, separazione e divorzio, unione civile, di quella parte cioè del codice civile che si occupa del diritto di famiglia. Neppure possono essere trascurate le normative di diritto internazionale privato, i trattati e le convenzioni internazionali, le disposizioni di polizia mortuaria, ma anche la disciplina del procedimento amministrativo, le leggi speciali in materia di culti ammessi o disciplinati da intese. A questo, occorre aggiungere anche il continuo apporto della giurisprudenza che sempre più di frequente interviene per delineare, ridefinire o ampliare istituti e concetti giuridici che l’ufficiale di stato civile è tenuto poi ad applicare, a volte direttamente, in prima persona. Occorre cioè avere conoscenza di un quadro normativo e giurisprudenziale estremamente vasto e, oltretutto, in costante cambiamento ed evoluzione. Il volume, unendo teoria e pratica, ha l’obiettivo di rappresentare, per l’ufficiale di stato civile, una guida per svolgere al meglio il lavoro quotidiano e raggiungere livelli di professionalità sempre più elevati. Renzo CalvigioniGià responsabile Servizi Demografici, esperto e docente Anusca, Direttore della Rivista “I Servizi Demografici”.
Renzo Calvigioni | Maggioli Editore 2023
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