STATO CIVILE - IL CASO – Matrimonio prima del 1983 con cittadino a cui è stata riconosciuta la cittadinanza italiana iure sanguinis dal Tribunale

E' possibile trascrivere l'atto di nascita della moglie annotando che lei è diventata italiana dalla data di matrimonio?

Abbiamo provveduto alla trascrizione di un’ordinanza del Tribunale di Roma e dei relativi atti di nascita e matrimonio di cittadini brasiliani riconosciuti iure sanguinis. Tra gli atti di matrimonio trascritti risulta un matrimonio celebrato il 2 dicembre 1978 in Brasile con una cittadina brasiliana. Ora l’avvocato ci comunica che ci trasmetterà anche l’atto di nascita della moglie, non citata in ordinanza, in quanto anch’essa è diventata italiana per effetto del matrimonio celebrato prima del 1983. Posso trascrivere l’atto di nascita della moglie annotando che lei è diventata italiana dalla data di matrimonio o debbo aspettare che mi arrivi il tutto dal Consolato di iscrizione AIRE? Nel caso procedessi alla trascrizione dell’atto di nascita che mi invierà direttamente l’avvocato, il Sindaco deve emettere una attestazione sindacale di riconoscimento della cittadinanza italiana da trascrivere nel registro degli atti di cittadinanza, o basta la trascrizione dell’atto di nascita e non serve nessun altro documento?

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Il decreto del Ministro dell’interno 18 ottobre 2022 (G.U. n. 269 del 17 novembre 2022) ha sancito l’avvio e il funzionamento di ANSC (Archivio Nazionale Stato Civile), tempi e modi per il passaggio dalla registrazione analogica e formazione cartacea dei registri di stato civile alla modalità completamente digitale.

Il D.M. 9 novembre 2020, aveva già disposto la riduzione del formato dei registri in A4, per una maggiore semplificazione operativa.

La tanto attesa digitalizzazione non modifica il contenuto e la sostanza degli atti, né riduce la responsabilità dell’ufficiale dello stato civile chiamato a svolgere un ruolo di particolare rilevanza per il quale occorre elevata professionalità.

Per poter affrontare correttamente le procedure e gli adempimenti che è chiamato a svolgere nel corso del proprio lavoro, ogni giorno più complesso, è necessario avere conoscenza dei principi fondamentali in materia di cittadinanza, filiazione, riconoscimento, adozione, diritto al nome, matrimonio, separazione e divorzio, unione civile, di quella parte cioè del codice civile che si occupa del diritto di famiglia.

Neppure possono essere trascurate le normative di diritto internazionale privato, i trattati e le convenzioni internazionali, le disposizioni di polizia mortuaria, ma anche la disciplina del procedimento amministrativo, le leggi speciali in materia di culti ammessi o disciplinati da intese.

A questo, occorre aggiungere anche il continuo apporto della giurisprudenza che sempre più di frequente interviene per delineare, ridefinire o ampliare istituti e concetti giuridici che l’ufficiale di stato civile è tenuto poi ad applicare, a volte direttamente, in prima persona.

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Renzo Calvigioni
Già responsabile Servizi Demografici, esperto e docente Anusca, Direttore della Rivista “I Servizi Demografici”.

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