IN PRIMO PIANO - ANCI incontra il ministro per la PA: subito lo sblocco delle assunzioni

In discussione anche il ripristino della validità triennale delle graduatorie anche per i concorsi banditi dal 2019

Attraverso comunicato datato 10 ottobre 2019 l’ANCI rende noto che è stato avviato un confronto aperto e costruttivo nel primo incontro tra il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone e l’Associazione dei Comuni stessa. L’Associazione ha proposto la propria visione di scenario sul tema della semplificazione della PA, prendendo spunto dal progetto di legge “Liberiamo i Sindaci”, elaborato dall’ANCI e da poco depositato alla Camera, e ponendo alcune fondamentali questioni in materia di ordinamento del personale di Comuni e Città metropolitane.

Il regime delle assunzioni
In primo luogo la riforma del regime delle assunzioni: dalla regola ragionieristica del turn-over a quella della sostenibilità finanziaria, per cui chi ha più risorse e bilanci meno rigidi può assumere di più, anche incrementano il personale in servizio. Personale, che, si ricorda, si è ridotto in pochi anni a livello di comparto di oltre il 20% (più di 80.0000 unità), con una dinamica inversa rispetto all’ampliamento delle funzioni attribuite ai Comuni, che sono le amministrazioni di prossimità per cittadini e imprese.
ANCI ha chiesto di portare al più presto in Conferenza Stato-Città il provvedimento attuativo della nuova disciplina, già discusso in sede tecnica, e rispetto al quale si richiede particolare attenzione per i piccoli Comuni.

Validità delle graduatorie e trattamento accessorio del personale
Altra questione urgente è il ripristino della validità triennale delle graduatorie anche per i concorsi banditi dal 2019, di fatto interdetta dall’ultima legge di bilancio.
Ci sono poi alcune questioni che hanno assunto ormai il carattere dell’emergenza: in particolare la carenza di segretari comunali nei Comuni più piccoli, problema fortemente caratterizzato in alcune are geografiche, tra cui anche quelle colpite dai più recenti eventi sismici. L’ANCI ha proposto soluzioni normative per velocizzare l’immissione in servizio di nuovi segretari, e misure transitorie per la reggenza delle sedi vacanti.
Ulteriori temi trattati riguardano il superamento di alcune rigidità nell’utilizzo delle risorse per il trattamento accessorio del personale, con riferimento ad esempio alla possibilità di adeguare al nuovo CCNL la posizione degli incaricati di posizione organizzativa, o di utilizzare in modo più flessibile una quota delle sanzioni previste dal Codice della strada per potenziare i servizi di sicurezza e controllo.

Le sollecitazioni delle Province
Nel frattempo sono giunte altre sollecitazioni all’attenzione dall’UPI proprio grazie al sollecito del ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, nell’ambito del ciclo di audizioni promosso dalla Funzione pubblica con le realtà istituzionali.
“La semplificazione – ha detto il direttore generale dell’UPI Piero Antonelli illustrando le proposte delle Province – non solo può portare alla riduzione della spesa ma produce una qualificazione delle procedure burocratiche a tutto vantaggio dei cittadini che usufruiscono dei servizi.  In questa prospettiva, le Province e le Città metropolitane possono diventare il luogo naturale in cui avviare processi di formazione, aggiornamento professionale, reclutamento che interessino tutti gli enti locali del territorio, anche quelli di più piccole dimensioni.
L’obiettivo? Avviare una strategia di semplificazione della Pubblica Amministrazione, partendo dagli enti locali e investire sul capitale umano della PA attraverso processi di formazione e aggiornamento del personale per migliorare l’efficienza e la funzionalità dei servizi pubblici.

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