Circolare della Prefettura di Avellino 22 febbraio 2013, n. 3672

Circolare della Prefettura di Avellino 22 febbraio 2013, n. 3672

La Prefettura di Avellino informa – come da comunicazione del Ministero dell’Interno – che sono state approvate le leggi relative alle Intese con l’ Unione Buddhista Italiana (legge 31.12.2012, n. 245 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 17.01.2013) e con l’Unione Induista Italiana. Sanatana Dharma Samgha (legge 31.12.2012, n. 246, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 17.01.2013).

Con l’entrata in vigore di tali leggi, prosegue la Prefettura, vengono a cessare, per le Confessioni religiose in argomento, gli effetti della legge 1159 del 24 giugno 1929. In particolare, vengono a cessare gli effetti dei decreti ministeriali di approvazione della nomina a ministro di culto in quanto- dalla data di entrata in vigore delle leggi anzidette- il riconoscimento degli effetti civili dei matrimoni celebrati di fronte ai ministri di culto deriva dalle leggi d’intesa in argomento che ne regolano la procedura. In tale previsione peraltro,rientra il caso dei ministri di culto appartenenti all’Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha, mentre la legge d’intesa dell’Unione Buddhista Italiana, non contiene disposizioni inerenti il riconoscimento degli effetti civili dei matrimoni celebrati dai ministri di culto ad essa appartenenti. (1)

Vedi:
Circolare Prefettura-Ufficio territoriale del Governo di Avellino 22/2/2013 n. 3672
Comunicazione concernente le Confessioni religiose che hanno stipulato intese ex art. 8. 3°comma, della Costituzione, approvate con legge

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(1) Sul punto, PIZZETTI (Presidente della Commissione per le Intese), Le Intese con le confessioni religiose, con particolare riferimento all’esperienza, come presidente della commissione per le intese, delle trattative con i buddhisti ed i testimoni di Geova,  in http://www.palazzochigi.it , osserva che“…nell’Intesa con l’UBI non vi è alcun cenno agli effetti civili di un matrimonio che , come vincolo e come istituto, non hacittadinanza in quella tradizione Caratteristic(a) che lo Stato ha rispettato, … quando ha ovviamente preso atto dell’assenza stessa di istituto matrimoniale nella tradizione buddhista, …”.

 

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