FAMIGLIA - Diritto di conoscere le proprie origini biologiche

Legittimità della prescrizione dell’azione di riconoscimento di paternità

Con la sentenza del 15 ottobre 2019 (ric. 44690/09) la CEDU riafferma la legittimità della prescrizione dell’azione di riconoscimento di paternità (o di maternità) solo nei confronti dell’interessato a conoscere le proprie origini biologiche che sia restato negligentemente inerte, mentre in tutti gli altri casi deve essere concessa una proroga: la certezza dei rapporti familiari e la loro realtà socio-biologica deve prevalere sui contrapposti interessi e sulla realtà legale dei legami con la famiglia biologica.

La CEDU rileva come bisogna prendere in considerazione molteplici circostanze per stabilire se la prescrizione debba essere considerata assoluta o relativa, chi richiede il riconoscimento di paternità con negligente ritardo incorrerà in una prescrizione assoluta, altrimenti deve beneficiare di una proroga (presunzione di prescrizione relativa), soprattutto laddove l’esperimento dell’azione di riconoscimento sia l’unico mezzo per acclarare le proprie origini biologiche.

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