Elettorale e contenzioso: la questione dei c.d. motivi aggiunti in sede di appello

Elettorale e contenzioso: la questione dei c.d. motivi aggiunti in sede di appello

Sebbene siano di per sé proponibili motivi aggiunti nel giudizio elettorale, si devono ritenere ammissibili solo quelli che costituiscano svolgimento (sub specie di esplicitazione, integrazione, puntualizzazione) di censure già tempestivamente proposte, mentre non possono ammettersi nuovi motivi di ricorso derivanti da ulteriori vizi emersi a seguito delle verifiche istruttorie disposte dal giudice in relazione alle originarie censure (Cons. Stato, sez. V, 21.12.2012, n. 6607; 22.3.2012, n. 1630; 22.9.2011, n. 5345). Lo ha affermato il Consiglio di Stato, sez. V, n. 4589 del 10.9.2014, ritenendo che così vada conciliato il principio dell’effettività della tutela giurisdizionale con quello della celerità e speditezza che deve caratterizzare il giudizio elettorale, per consentire il corretto funzionamento delle istituzioni e il rispetto del principio di democraticità delle stesse (Cons. Stato, sez. V, 22.9.2011, n. 5345), ribadendosi sotto altro concorrente profilo l’inammissibilità di motivi generici e meramente esplorativi.

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