IRI (?) e Censimenti. L'ISTAT attiva la ricostruzione intercensuaria

IRI (?) e Censimenti. L’ISTAT attiva la ricostruzione intercensuaria

L’IRI, quanto costituito (1933; cessato nel 2002), aveva il proprio acronimo dato da “Istituto per la ricostruzione industriale” ed era stata la risposta alla crisi economica del 1929. Il termine “ricostruzione” ri-emerge dall’iniziativa dell’ISTAT, per consentire la conoscibilità dei dati di popolazione, giungendo anche a livello locale, per il periodo tra i 2 ultimi Censimenti generali della popolazione, avendo (come affermato nella “Nota” esplicativa), l’obiettivo di migliorare tanto le statistiche sulla popolazione stessa – in termini di consistenza, composizione strutturale ed eventi demografici – quanto quegli indicatori statistici che non ne possono prescindere dall’uso.

La ricostruzione, per altro, non può considerarsi un processo che “riscriva” gli atti amministrativi pregressi operati dai Comuni in termini di iscrizioni e cancellazioni anagrafiche, ma piuttosto quello di una “riscrittura” della “storia” dell’evoluzione demografica del Paese, sia esso considerato nella sua interezza o come insieme di distinte realtà territoriali. La ricostruzione 2001-2011 è a carattere “longitudinale”, ossia mira a ricostruire l’andamento demografico intercensuario di ciascuna generazione singolarmente, con la ricostruzione dei totali ottenuta in ogni anno per somma delle singole “esperienze” generazionali.

Quale innovazione di processo e di prodotto, è stata inserita per la prima volta in una ricostruzione la distinzione della popolazione tra residenti di cittadinanza italiana e stranieri.

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