ANAGRAFE - L’attività di sportello: il rilascio della certificazione anagrafica

Regole pratiche e consigli

Una delle principali attività di sportello, seppur ridotta rispetto al passato, è il rilascio della certificazione anagrafica. Il progressivo calo registrato nel corso degli anni è stato fortemente voluto dal legislatore che, dopo aver introdotto l’autocertificazione, con modalità via via più stringenti, ha emanato una serie di norme per imporne l’accettazione da parte degli organi della pubblica amministrazione. La più incisiva (legge n. 183/2011), con le modifiche al d.P.R. n. 445/00, ha chiuso ogni possibilità di trasgressione inserendo fra le violazioni dei doveri d’ufficio, in aggiunta alla richiesta, anche l’accettazione di certificati dai cittadini (vedi articolo 74 comma 2 del d.P.R. n. 445/00) ed ha prescritto, con le modifiche all’art. 40 e all’articolo 43 della stessa legge, l’acquisizione d’ufficio o la ricezione obbligatoria delle dichiarazioni sostitutive. Le certificazioni rimangono invece legittime nell’ambito del rapporto fra privati.
Pur condividendo l’utilità di un principio volto ad alleggerire gli adempimenti a carico dei cittadini, è necessario sottolineare che, al contrario di quanto sostenuto da più parti, queste disposizioni non hanno determinato una riduzione generalizzata dei certificati emessi, in quanto hanno inciso solo su quelli rilasciati direttamente all’utenza; contestualmente, infatti, risulta aumentata l’attività di riscontro alle richieste pervenute da amministrazioni e gestori di pubblico servizio.

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