CITTADINI STRANIERI - Ora una forte azione di politica estera dell’Europa

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano al convegno della Fondazione De Gasperi 'Lampedusa-Europe'. «Abbiamo lanciato l'idea di istituire dei campi per i rifugiati nei Paesi dell'Africa»

«L’Italia ha spinto l’Europa a fare una scelta di grande valore politico: mettere i propri assetti navali e aerei lì sulla frontiera del Mediterraneo, a 30 miglia dalla costa, sul confine di Schengen, riconoscendo che quella frontiera non è solo il confine italiano ma la frontiera d’Europa e va presidiata». Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano al convegno della Fondazione De Gasperi, di cui è presidente, ‘Lampedusa-Europe’, aggiungendo che ora il passo successivo è far cessare i viaggi della morte dei migranti «con un’azione di forte presenza di politica estera dell’Europa con i Paesi dell’Africa e del Medio Oriente».

Per Alfano la parola chiave deve essere «cooperazione», indispensabile «per affrontare il tema dell’immigrazione illegale, che va contrastata, e dei profughi e richiedenti asilo, che vanno gestiti».

Alfano ha poi ricordato i negoziati avviati la scorsa settimana con il processo Khartoum e il processo di Rabat, all’interno dei quali «abbiamo lanciato l’idea di istituire con le Organizzazioni non governative dei campi per i rifugiati» nei Paesi dell’Africa centrale e del Nord Africa «in modo da imporre lì la selezione tra chi ha il diritto all’asilo e chi non ce l’ha».

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