AMMINISTRAZIONE DIGITALE - Pubblica Amministrazione digitale

I Comuni e le Province incontrano il ministro per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione

L’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, il coordinamento delle attività di tutte le istituzioni della Repubblica, la necessità di individuare esperienze pilota, di formare le competenze per l’innovazione nella PA e di standardizzare le piattaforme tecnologiche: questi i temi chiave dell’incontro con il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, Associazione dei Comuni (ANCI) e Unione delle Province (UPI). A portare la posizione delle Province è stato rappresentante del Comitato direttivo dell’UPI Antonio Pompeo, presidente della Provincia di Frosinone. “La revisione profonda della riforma delle Province, su cui a breve avvieremo il confronto con il Governo, interessa anche il ruolo di queste istituzioni a supporto dei Comuni nei processi di transizione al digitale. Noi proponiamo al Governo – ha spiegato Pompeo al termine della riunione – la creazione in tutte le Province di Centri di competenza per l’innovazione che, mettendo in rete le esperienze e il know-how, promuovano la trasformazione digitale in tutti gli Enti locali del territorio. L’obiettivo – ha concluso il rappresentante dell’UPI – è costruire un percorso di semplificazione di tutto il governo locale, riducendo costi e tempi dell’azione amministrativa e garantendo servizi più efficienti e innovativi alle comunità e ai territori”.

Pubblica Amministrazione e banda ultralarga Oltre ai tanti progetti in corso di dispiegamento – dall’anagrafe digitale, ANPR, all’applicazione per il pagamento, Pago PA – il presidente dell’ANCI Antonio Decaro ha sottolineato, dal canto suo, la necessità di accelerare sulla realizzazione della banda ultralarga, i cui ritardi stano mettendo in difficoltà molti territori, a partire da quelli montani e delle aree interne.  Lo sviluppo della connettività digitale è infatti prioritaria per i Comuni: i cittadini, le aziende e la stessa pubblica amministrazione hanno una necessità crescente di avere a disposizione connessioni affidabili e ad alta velocità per accedere a servizi fondamentali come quelli di mobilità, commercio elettronico, prestazioni sanitarie, controllo del territorio. Ogni sindaco ha, dunque, ai primi posti della propria agenda questo tema, e i Comuni stanno attivandosi in ogni modo per velocizzare lo sviluppo del piano nazionale. La lettura della situazione attuale, però, dice che molto rimane ancora da fare sia per recuperare i ritardi accumulati finora, sia per avere certezza dell’eliminazione in tempi ormai non più rinviabili del “digital divide” di base che ancora affligge tante zone del nostro territorio.

Il problema del “digital divide” “Mentre si lavora alla banda ultra larga e al 5G – ha osservato Decaro – ci sono ancora Comuni in cui rimane problematico anche la connessione minima. La rilevazione del “digital divide”, attivata dall’ANCI, ha consentito di raccogliere in poche settimane le segnalazioni di oltre 400 Comuni. Segnalazioni che arrivano non solo dai piccoli Comuni montani, ma anche da amministrazioni più grandi che, sul loro territorio, presentano aree dove persistono problemi di stabilità della linea sia fissa che mobile”. L’obiettivo espresso dai rappresentanti degli Enti locali è contribuire a intervenire in queste situazioni di criticità, che comportano notevoli disagi per chi vi abita tutto l’anno e per chi vi risiede solo temporaneamente, come nel caso di molti Comuni delle aree interne e montane che nei periodi di vacanza si popolano di turisti. L’ANCI continua a raccogliere dati – a questo link il modulo per partecipare alla rilevazione – per poi metterli a disposizione del Governo e degli operatori di telecomunicazione, e chiedere loro un impegno concreto a risolvere le criticità segnalate dai Comuni. “Abbiamo offerto – ha concluso Decaro – lo spirito collaborativo ma fermo che contraddistingue l’associazione dei Comuni. E confidiamo di ricevere uguale collaborazione”.

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