AMMINISTRAZIONE DIGITALE - Fascicolo sanitario elettronico

Pubblicato in G.U. il D.P.R. 29.9.2015, n. 178 “Regolamento in materia di fascicolo sanitario elettronico”

In più di un’occasione nel nostro Paese si sono adottati provvedimenti volti a cercare di favorire la crescita e lo sviluppo. Se importanti sono state le misure intraprese sul tema del lavoro, sulla riforma fiscale, sulle procedure di semplificazione, sul versante della informatizzazione i passi da compiere sono ancora numerosi.

Ci si è impegnati, grazie anche a finanziamenti comunitari, ad investire sulla “banda larga e ultra-larga” al fine di favorire le connessioni informatizzate, non solo nella grandi città ma anche nei centri minori, consentendo così ad aziende ma anche a privati cittadini di avere facile accesso al web e alle sue potenzialità. Tuttavia va anche osservato che non si tratta solamente di investire sulla parte fisica (potremmo dire su qualcosa di simile all’hardware) ma anche sui programmi e sulla cultura informatica (potremmo dire sul software), al fine di favorire l’utilizzo di sistemi più moderni che riducano il consumo della carta e consentano facilmente di reperire informazioni preziose.

Seguendo questa logica va sicuramente apprezzata la pubblicazione recentissima nella “Gazzetta ufficiale” dell’11.11.2015 del d.P.R. 29.9.2015, n. 178, che contiene il regolamento che disciplina il Fascicolo sanitario elettronico (FSE).

Previsto da una serie di decreti-legge emanati  nel corso del 2012 e del 2013 (1), quale misura moderna per consentire ai cittadini di avere sempre disponibile, in un unico file rintracciabile facilmente una serie di dati atti a documentare, anche con precisi referti, il proprio stato di salute, corredato di dossier farmaceutici e/o sanitari, il Fascicolo sanitario elettronico ha un proprio contenuto minimo che riporta, oltre ai dati anagrafici, i verbali del pronto soccorso, un profilo sanitario sintetico, il dossier farmaceutico, il consenso o diniego alla donazione di organi o tessuti…

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