CITTADINI STRANIERI - Sajid Javid. È figlio di immigrati il ministro della cultura in U.K

Lo hanno definito l’Obama conservatore e il suo destino è segnato dal successo. Dopo aver fatto carriera nel mondo bancario, Sajid Javid nel 2009 si è buttato in politica e anche in questo campo ha raggiunto la vetta e la stima di molti. Oggi è il primo asiatico britannico al governo.
Nato nel 1970 da genitori pachiistani (il padre, dopo mille lavori, era diventato autista) a Bristol in una delle zone più malfamate e pericolose di tutto il Paese,  Sajid Javid ha visto cambiare la sua vita grazie alla Borsa. All’età di quattordici anni ha iniziato a studiare le quotazioni dei titoli sul Financial Times presso la biblioteca comunale, così con un prestito e intuito ha sfidato la sorte investendo sui mercati finanzairi. I conti tornavano e i suoi risparmi lievitavano.
Finita la scuola dell’obbligo i suoi insegnanti gli consigliavano di iscriversi ad un corso da elettrotecnico, perché è sempre così per i professori: se vieni dal ghetto sei destinato a restarci. Ma non poteva essere questo il destino di Sajid Javid, i suoi buoni voti e il fiuto per la finanza lo hanno convinto ad ignorare i suggerimenti dei suoi insegnanti e si è iscritto al liceo e poi si è laureato in economia alla Exeter University.
Armato di titoli è andato alla conquista della City di Londra, ma questa gli ha chiuso le porte in faccia. Javid non si è fatto demoralizzare e la sua determinazione ad uscire dal ghetto lo ha portato a New York dove a venticinque anni è stato assunto dalla Chase Manhattan, dove è diventato il più giovane vicepresidente nella storia della banca. Poi è passato a dirigere l’ufficio di Singapore della Deutsche Bank.
Nonostante un contratto da 20 milioni di sterline (25 milioni di euro) l’anno, non si è montato la testa.
Forse gli mancava qualcosa, voleva restituire qualcosa o mostrare al suo Paese, l’Inghilterra, che gli chiuse la porta in faccia ai tempi, che era veramente uscito dal ghetto e che aveva tanto da condividere con i suoi concittadini britannici.
Ed è così che nel 2009 Javid si è candidato alla camera dei Comuni con i conservatori inglesi. Anche in politica ha dimostrato di avere stoffa da vendere e la sua carriera nei banchi di rappresentanza ha raggiunto la vetta rapidamente: Prima tra i consiglieri di George Osborne, numero due dei Tories, poi come sottosegretario al Tesoro.
Poi, una settimana fa, il grande colpo di scena: la nomina a ministro della cultura. La chiamata è arrivata da David Cameron quando Maria Miller si è dimessa dal dicastero per uno scandalo di rimborsi spese gonfiati.
Così, a quarantaquattro anni, il figlio dell’autista pachistano, Sajid Javid è diventato il primo asiatico britannico al governo.
Molti non vedono in Javid solo un ministro, ma addirittura lo profetizzano come futuro Premier dell’Inghilterra. Quando gli chiedono se pensa davvero di poter essere eletto primo ministro risponde: “La Gran Bretagna è stata il primo paese d’Europa ad avere una donna premier. È una delle società più aperte e tolleranti del mondo. Qui non contano il colore della pelle, il sesso, la razza, la religione, conta il talento”.

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