Stagioni (al plurale) di primarie

Stagioni (al plurale) di primarie

Visto che si devono fare i conti con il ricorso agli strumenti delle c.d. “elezioni primarie”, non guasta ricordare come (a parte le differenze, profonde, dei sistemi da cui un tale istituto è stato, più o meno, mutato) si tratti di scelte di auto-organizzazione di soggetti di diritto privato e non di “elezioni” nel senso tecnico (o, pubblico) del termine.
Per altro, non può dimenticarsi neppure che modalità di selezione dei candidati siano, anche, previsti ma – limitatamente – ad un tipo di elezione e, ovviamente, laddove previsto: il riferimento è alla L. R. (Toscana) 17/12/2004 n. 70 e s.m. riguardante le fasi preliminari alla presentazione delle liste e candidature per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del consiglio regionale di quella regione. Trattandosi (al di fuori di questa specifica fattispecie) di comportamenti “interni”, di auto-organizzazione, essi non comportano alcun coinvolgimento di pubbliche funzioni, né di pubblici uffici. (es.: non trova applicazione l’art. 14 L. 21/3/1990, n. 53, né lo svolgimento delle “primarie” ha determinato alcun obbligo per gli uffici elettorali comunali di assicurare un’apertura al di fuori dei normali orari di apertura al pubblico; anzi l’eventuale ipotesi contrasterebbe con l’art. 97, 1 Cost.).
Per altro, almeno per una tipologia di “primarie”, non si comprende bene a quale carica vi sia l’elezione, poiché, anche se si parli, oltretutto espressamente, di “scelta del candidato comune alla Presidenza del Consiglio alle elezioni politiche del 2013”, questo aspetto sembra obliterare il fatto che l’art. 92, 2 Cost. (ma, altresì, anche l’art. 87 (7°) Cost.) è del tutto inequivoco attribuendo al Presidente della Repubblica la “nomina” del Presidente del Consiglio dei Ministri, per cui tale carica non consegue ad un’elezione (è forse l’unica tra le “alte cariche” dello Stato a non essere elettiva).
E’ ben vero che vi è stato chi abbia affermato di essere stato “eletto dal popolo”, peccato che questo sia stato un messaggio prevalentemente mediatico e non una modifica alla Costituzione, messaggio mediatico tanto diffuso e reiterato da convincere anche altri.
Ma, ipotizzare un’elezione a tale carica non costituirebbe un certo quale condizionamento nelle prerogative del Presidente della Repubblica?
Talora, fare riferimento alla Cost. sembra costituire un atteggiamento del tutto vintage … Per le “primarie” su altri versanti, probabilmente è ancora presto per ogni considerazione , ma rimane l’assunto che si tratti di aspetti di auto-organizzazione di soggetti operanti nell’ambito privato. Per altro, si tratta di “strumenti” che, al di là di ogni considerazione, hanno stimolato partecipazione, discussione, il ché è fattore positivo, quando lo si confronti con le crescenti forme di disaffezione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *