CITTADINI STRANIERI - Usa, i Repubblicani aprono ai clandestini

Cittadinanza americana ai clandestini gia’ presenti sul territorio: dopo due anni di stallo, e soprattutto dopo le elezioni presidenziali, ripartono i negoziati bipartisan sulla riforma dell’immigrazione negli Stati Uniti, una questione che riguarda da vicino almeno 12 milioni di persone e che sta particolarmente a cuore al presidente Barack Obama. E’ tornata sul tavolo assieme ai cruciali e complicati negoziati sul fiscal cliff.

Parlando ai microfoni della Nbc, l’influente senatore democratico Charles Schumer ha annunciato di aver concordato di riprendere i colloqui con il senatore repubblicano Lindsey Graham, con cui nel 2010 aveva elaborato una proposta di riforma che il presidente Barack Obama aveva definito “un promettente impianto”. Dopo di allora i negoziati si erano pero’ bloccati.

Un annuncio della ripresa delle trattative era nell’aria, Dopo che Obama aveva messo la questione dell’immigrazione tra le sue priorita’ nel discorso pronunciato subito dopo che martedi’ scorso era stata proclamata la sua vittoria alle presidenziali. E anche perche’ i repubblicani non possono trascurare il fatto che la vittoria di obama e’ stata favorita anche dal voto della comunita’ ispanica, che in massa, tra il 65 e il 70 per cento ha votato per lui, che ha percepito come ben pi- incline verso le loro istanze. Lo scorso giugno Obama aveva tra l’altro annunciato che le persone arrivate illegalmente negli Stati Uniti da bambini e non hanno mai avuto documenti in regola ma si sono diplomate e non hanno mai commesso crimini non saranno deportate; mentre il suo rivale Mitt Romney parlava in campagna elettorale di “auto-deportazione”.

Ora, ha detto il senatore Shumer, “ho parlato con il sentore Graham e riprenderemo i colloqui che sono stati interrotti due anni fa”, quando “abbiamo messo assieme uno schema completo e dettagliato per una riforma dell’immigrazione che ha il potenziale per ottenere il sostegno bipartisan”. E ancora, ha affermato, “credo che abbiamo la possibilità di utilizzare questo ottimo progetto per ottenere qualcosa di concreto quest’anno”.

Dopo due anni di stallo il riferimento a ‘entro quest’anno’ appare ben collegato alla spinosa questione del filscal cliff, cioe’ l’aumento di tasse e tagli che entrera’ automaticamente in vigore all’inizio del 2013, se Camera, Senato e Presidenza non troveranno un accordo per ridurre il deficit del governo federale entro la fine del 2012. La questione e’ ora al centro di negoziati che entreranno nel vivo in una riunione alla Casa Bianca il 16 novembre, in cui saranno presenti il leader della Camera John Boehner e i leader repubblicani e democratici di Senato e Camera. Boenher ha gia’ mostrato una certa apertura, cosi’ come sull’immigrazione, sostenendo che “e’ ora che il lavoro venga fatto” e che tocca al presidente “tracciare la strada”.

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